San Felice del Benaco
Indicecomune in provincia di Brescia (38 km), 109 m s.m., 26,52 km², 2939 ab. (sanfeliciani o sanfelicesi), patrono: santi Felice, Adauto e Flavia (30 agosto).
Centro posto sulle colline che dominano la sponda sudoccidentale del lago di Garda. Il paese, che allora si chiamava Scovolo, vide la distruzione della propria rocca a opera dei bresciani nel 1227; seguì poi le vicende della Valtenesi, entrando dal 1428 al 1797 nei domini della Repubblica di Venezia, salvo la breve occupazione di Gianfrancesco Gonzaga (1437). § Ai sec. XV-XVII risale la chiesetta di San Fermo, sorta sull'area di una villa romana. La parrocchiale dei Santi Felice e Adauto, cinquecentesca ma rifatta nel 1749-61, custodisce una pala del Romanino (Madonna, San Felice e santi). Poco prima di entrare a San Felice, un lungo viale di cipressi conduce al santuario della Madonna del Carmine: eretto nel 1452 in forme romanico-gotiche e ampliato nel 1482 e nel 1642, presenta nella facciata con protiro un portale a sesto acuto, due alte monofore e un rosone; le pareti interne sono decorate con affreschi votivi dei sec. XV e XVI. § Il quadro economico è incentrato sull'industria, che opera nei settori meccanico, dei serramenti e dell'abbigliamento sportivo, e l'agricoltura, che produce cereali, olive e uva da vino (garda classico DOC). Notevole importanza ha il turismo di villeggiatura estiva, sostenuto da buone attrezzature ricettive; un certo rilievo ha anche la pesca nel lago.