San Damiano d'Asti
Indicecomune in provincia di Asti (15 km), 179 m s.m., 48,02 km², 7622 ab. (sandamianesi), patrono: san Rocco (16 agosto).
Centro dell'Alto Monferrato, situato su un altopiano alla sinistra del torrente Borbore. Venne fondato intorno al 1275 dagli abitanti di alcuni borghi (Castelnuovo, Gozzano), distrutti durante la guerra condotta da Asti contro Carlo d'Angiò. Restò possesso astigiano fino al 1375, quando passò ai marchesi del Monferrato. Incluso nella dote di Valentina Visconti, fu degli Orléans, ottenendo poi statuti propri. Passato ai Savoia nel 1631, fu infeudato ai conti di San Martino di Agliè.§ Nell'abitato, a pianta rettangolare con le vie parallele del primitivo nucleo (1275 ca.), sorge la chiesa di San Vincenzo Martire (1345), dall'interno ricco di stucchi del Seicento e di dipinti attribuiti a Luigi Morgari e alla scuola del Moncalvo. La grandiosa parrocchiale barocca dei Santi Cosma e Damiano fu eretta nel sec. XVIII su una chiesa gotica, di cui resta la parte inferiore cilindrica del campanile. Sempre al sec. XVIII risalgono il Palazzo Municipale (1764), il palazzo Carlevaris, e la chiesa di San Giuseppe (1715), dalla cupola coperta di piastrelle maiolicate policrome; all'interno sono alcuni dipinti di G. B. Pozzo.§ L'industria è attiva nei settori enologico, metalmeccanico, dell'abbigliamento e dei materiali da costruzione. Importante è anche il commercio della frutta, del bestiame e delle macchine agricole. L'agricoltura produce uva da vino, ortaggi, frutta e foraggi; è praticato l'allevamento bovino e dei bufali.