Sanūsíyya
confraternita islamica che prese il nome dal suo fondatore as-Sanūsī, nato in Algeria nel 1787. La Sanūsíyya sorse in Arabia, ma si trasferì in Cirenaica dove si realizzò come strumento di elevazione economica e morale della popolazione locale. Il suo centro fu a Giarabub e da qui diffuse sempre più vastamente la sua zona d'influenza, fino a costituire quasi uno Stato indipendente. Il centro, ormai la capitale del regno, retto dal figlio di as-Sanūsī, succeduto al padre alla guida della Sanūsíyya, si spostò a Cufra. L'autonomia del regno fu riconosciuta ufficialmente dalla Turchia, ma poi con la conquista italiana della Libia la Sanūsíyya fu dispersa. Nel 1951, restituita l'indipendenza alla Libia, si cercò nella Sanūsíyya un presupposto culturale indigeno per giustificare l'indipendenza stessa. Lo si trovò artificiosamente in un nipote di as-Sanūsī, Idrīs, il quale venne fatto re di Libia. Ma la forza spirituale della Sanūsíyya non bastò a sostenere uno Stato di tipo moderno e nel 1969 Idrīs venne cacciato e la Libia diventò una repubblica.