Samotràcia
isola greca (177,98 km²) del mar Egeo settentrionale, a NW dell'isola turca di Gökçeada, amministrativamente compresa nel nomós di Èuros. Tozza e montuosa (monte Feggári, 1700 m), presenta coste alte e dirupate. Agricoltura, allevamento ovino e pesca. Il centro principale è Samotracia. In greco, Samothrákē; in turco, Semadirek. § I primi abitatori furono forse dei Carii cui si sovrapposero i Traci. Colonizzata da Samo (sec. VIII a. C.) prese parte alla prima e alla seconda Lega navale attica (sec. V e IV a. C.). Contesa tra varie famiglie in età ellenistica, divenne poi romana e quindi bizantina. Feudo (1530) dei genovesi Gattilusio, fu presa dai Turchi sotto il cui dominio rimase sino al 1912 quando fu unita alla Grecia. § I ritrovamenti dell'antico centro di Samotracia risalgono al Neolitico, ma i più importanti sono ovviamente quelli di età greca, concentrati soprattutto nel famoso santuario panellenico dei Grandi Dei. Tra gli edifici vanno ricordati l'Anáktoron, sala rettangolare per l'iniziazione, lo Hierón per i sacrifici, l'Arsinoéion (grande costruzione a pianta circolare dell'inizio del sec. III a. C.), il propileo di Tolomeo II (Ptolemáion), il teatro. Riccamente documentate la scultura arcaica, classica e soprattutto ellenistica (la famosa Nike di Samotracia, Parigi, Louvre). Il locale museo conserva materiale archeologico del santuario (statue, vasi, doni votivi) e ricostruzioni dei suoi edifici.