Salussòla

comune in provincia di Biella (14 km), 289 m s.m., 38,58 km², 2030 ab. (salussolesi), patrono: Maria Santissima Assunta (15 agosto).

Centro posto all'estremità orientale della Serra d'Ivrea, sul torrente Elvo. Si compone di due nuclei distinti, il più antico dei quali sorge sulla sommità di uno sperone collinare e domina la parte più recente, che si estende in pianura. Abitato dalla tribù celtica dei Victimuli, fu poi città romana. Nel Medioevo appartenne per donazione imperiale all'episcopato vercellese. Passato con Vercelli ai Visconti (1335), nel 1427 fu ceduto da questi ai Savoia, che per ben due volte lo subinfeudarono. Nel 1576 fu ceduto da Emanuele Filiberto ad Andrea Bocco, ai cui discendenti rimase fino al 1625. § Il paese conserva parte dell'antica cinta muraria e del castello quattrocentesco, sorto sulle rovine del castrum romano. La parrocchiale dell'Assunta è una costruzione romanico-gotica del sec. XV: l'interno, rimaneggiato, conserva intagli di età barocca. § L'economia si basa sull'industria tessile (dipanatura e ritorcitura dei filati, in particolare viscosa), del legno (imballaggi, pallets) e dei materiali da costruzione. L'agricoltura (frutta, ortaggi, riso, foraggi, uva da vino) e l'allevamento (bovini, pollame) completano il quadro economico.