Saint-Amant, Marc-Antoine de Girard, signóre di-
poeta francese (Quevilly, Rouen, 1594-Parigi 1661). Di famiglia protestante, giunse a Parigi nel 1618 portando con sé l'Ode à la solitude, che, con altre composizioni raccolte nel 1629, resta uno dei suoi titoli di gloria. Prese a frequentare l'Hôtel de Rambouillet, pagando un tributo al gusto prezioso dell'epoca, senza tuttavia sacrificare la naturale inclinazione verso l'estrosità e il pittoresco che fanno di lui il poeta satirico e di cabaret più originale del tempo, grazie a titoli come Les goinfres (Gli ingordi), Le poète crotté (Il poetastro), Le melon (Il melone). Riposta la poesia tra le attività dilettantesche, intraprese una fortunata carriera militare e diplomatica che lo portò nelle più importanti capitali d'Europa al seguito di grandi signori. Di ritorno a Parigi nel 1653, pubblicò senza successo il poema Moyse sauvé (Mosè salvato), appesantito dagli ornamenti barocchi e burleschi già proposti nel poema eroicomico Rome ridicule (1634; Roma ridicola). Appartenne all'Académie Française fin dal 1634.