Sadoléto, Iàcopo
umanista italiano (Modena 1477-Roma 1547). Studiò il greco e il latino sotto la guida di Nicolò Leoniceno a Ferrara e di Carteromaco a Roma, dove prese stabile dimora nel 1502. Segretario di Leone X (1513) insieme con Bembo, fu nominato vescovo di Carpentras e, nel 1536, cardinale. Impegnato nella lotta contro la corruzione dei costumi e legato strettamente all'oratorio del divino amore, si adoperò nell'opera di preparazione del Concilio Tridentino, favorendo la tendenza a una conciliazione con la Riforma. L'opera letteraria di Sadoleto è volta alla sintesi della fede cristiana con la cultura classica: insigne latinista, appassionato studioso di Cicerone e di Virgilio, compose carmi e poemetti latini, tra i quali il De Laocoontis statua, in esametri, che suscitò l'ammirazione di Lessing, e 17 volumi di Epistolae. Ma l'opera cui è legato il suo nome è il trattato pedagogico Phaedrus, de liberis recte instituendis (1533), che profila un armonico progetto educativo fondato sullo studio delle lettere e della filosofia, delle arti e delle scienze.