SPOT
sigla di Satellite Probatoire d’Observation de la Terre. Famiglia di satelliti francesi per telerilevamento ambientale; sono in orbita quattro esemplari (SPOT 1 il 22 febbraio 1986, SPOT 2 il 22 gennaio 1990, SPOT 3 il 26 settembre 1993, SPOT 4 il 24 marzo 1998). Le immagini, commercializzate in tutto il mondo dalla società SPOT Image costituita nel 1989, sono ricevute da 18 stazioni di Terra in 17 Paesi. Lo SPOT 4 ha caratteristiche migliorate rispetto ai precedenti satelliti della stessa famiglia; il suo lancio è stato anticipato dalla fine del 1998 al primo trimestre dello stesso anno a causa della perdita dello SPOT 3 avvenuta il 14 novembre 1997. Per assicurare la continuità del servizio, la SPOT Image ha riattivato nel gennaio 1997 lo SPOT 1 che era stato posto in posizione di riserva nel gennaio 1991. Nel 2002 l'attività di SPOT 1 è stata, però, definitivamente bloccata. La vita operativa dello SPOT 4 è estesa da tre a cinque anni. SPOT 4 dispone di una apparecchiatura in grado di distinguere il tipo di coltivazioni e di uno strumento denominato Vegetation che fornisce precise misurazioni della copertura vegetale della Terra.. Il successivo satellite della serie, lo SPOT 5, il cui lancio è previsto nel 2002, avrà una risoluzione al suolo di 5 m, contro i 10 dei predecessori. In 10 anni, i satelliti SPOT hanno raccolto oltre 4,5 milioni di immagini del pianeta. SPOT 5 sarà un satellite con una massa di 3600 kg (contro i meno di 2000 dei precedenti), sarà lanciato con un Ariane e immesso su un'orbita circolare di 830 km di quota con un andamento quasi polare. A bordo avrà un carico utile che prevede tre rilevatori ad alta definizione (invece dei due della precedente generazione diSPOT) e un rilevatore di precisione per la localizzazione di apparati trasmittenti sul suolo. Come per i precedenti esemplari della famiglia SPOT, anche lo sviluppo dello SPOT 5 sarà compito della Matra Marconi Space come primo contraente, in collaborazione con industrie di Svezia e Belgio "Per approfondire vedi Gedea Astronomia vol. 1 pp 138-139" "Per approfondire vedi Gedea Astronomia vol. 1 pp 138-139" .