SIP
sigla della Società Italiana per l'Esercizio delle Telecomunicazioni, che fino al 1994 ha esercitato il servizio telefonico di base in concessione su tutto il territorio nazionale, oltre ai servizi di radiotelefonia (autotelefoni, telefonia cellulare, ecc.), di trasmissione dati e, in collaborazione con la RAI, di telediffusione, videotel, ecc. Costituita nel 1899 con la denominazione di “Società elettrochimica di Pont Saint-Martin”, estese la sua attività al settore della produzione e distribuzione di energia elettrica. Nel 1918 divenne “SIP-Società Idroelettrica Piemontese”, in seguito passò sotto il controllo dell'IRI, che ne scorporò le partecipazioni telefoniche costituendo nel 1933 la STET. Nel 1964, con la nazionalizzazione dell'industria elettrica, nacque la SIP-Società italiana per l'esercizio telefonico che incorporò le consociate e le concessionarie SET, STIPEL, TELVE, TIMO, TETI e acquisì il controllo di Italcable e Telespazio. Nel periodo che va dagli anni Settanta agli inizi del Novanta, la SIP esercitò un'influenza radicale sul settore delle telecomunicazioni italiane, mutandone in gran parte la fisionomia: potenziò la rete trasmissiva, le telecomunicazioni via satellite, la telefonia cellulare analogica a 900 MHz (milioni di cicli al secondo) e partecipò allo sviluppo, coordinato a livello europeo, della rete ISDN. Nel 1994, in seguito alla fusione con IRITEL, Italcable, Telespazio e SIRM, la SIP ha assunto la denominazione di Telecom Italia.