Sóvere

comune in provincia di Bergamo (39 km), 379 m s.m., 17,79 km², 4910 ab. (soveresi), patrono: san Martino (11 novembre).

Centro situato nella valle del fiume Borlezza. Di antica origine, fu devastato (1360) durante le lotte tra guelfi e ghibellini (sec. XIII-XIV) e da Pandolfo Malatesta (1405). Passò a Venezia nel 1428.§ Il nucleo storico, formato da vecchie case dai caratteristici loggiati, conserva la trecentesca torre dei Foresti, la chiesa di San Gregorio, risalente al sec. XV, con all'interno affreschi cinquecenteschi di scuola locale, e la parrocchiale di San Martino (sec. XIX), che presenta dipinti di G. B. Moroni (sec. XVI) e G. P. Cavagna (sec. XVI-XVII). Fuori dall'abitato sorge il santuario della Madonna della Torre (sec. XV, ma rimaneggiato nel Seicento), che custodisce una pregevole tela di G. P. Cavagna; è meta di pellegrinaggi soprattutto la prima domenica di maggio.§ Maggiore centro della valle, è sede di numerose industrie, di piccole e medie dimensioni, operanti in prevalenza nei settori meccanico, delle materie plastiche, dell'abbigliamento e dei materiali da costruzione. L'agricoltura (cereali e foraggi) è spesso associata all'allevamento bovino (con produzione lattiero-casearia). Altre risorse provengono dal turismo estivo.