Sógno di Makar

(Son Makara), racconto di Vladimir Galaktionovič Korolenko, pubblicato nel 1885, in cui l'autore, ispirandosi alle sue esperienze durante l'esilio in Siberia, creò l'indimenticabile figura di un povero contadino russo che lavora duramente nella taiga siberiana e alla vigilia di Natale, ubriaco, sogna di essere condotto davanti al dio dei boschi che lo vuole dapprima punire per il peccato commesso, ma che finisce per assolverlo per la difficile vita che il povero Makar ha sempre condotto. Il racconto è tra i migliori esempi dell'arte di Korolenko, che si è sempre impegnato in difesa dei diritti degli “umiliati e indifesi”. Per la prima volta la Siberia appare qui descritta in una visione artistica e non solo etnografica e scientifica.

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