Sèsto al Règhena
Indicecomune in provincia di Pordenone (22 km), 13 m s.m., 40,53 km², 5311 ab. (sestensi), patrono: Maria Santissima Assunta (15 agosto).
Centro della bassa pianura friulana, alla destra del fiume Tagliamento. Già insediamento romano, si sviluppò entro le mura di un'abbazia benedettina. Decadde nel sec. XV, con il passaggio a Venezia.§ Di notevole interesse storico-artistico è l'abbazia di Santa Maria in Sylvis; fondata nella prima metà del sec. VIII dai benedettini e distrutta dagli Ungari, fu ricostruita e fortificata nel sec. X, assumendo in seguito grande importanza anche politica. Dei sette torrioni di cinta ne resta uno solo del sec. X; nella corte spicca la torre campanaria, già torre di vedetta, risalente al 1050. La basilica (sec. XI-XIII, rimaneggiata nel sec. XV), è preceduta da vari ambienti (atrio, vestibolo, loggia), con affreschi dei sec. XI-XII e XV-XVI. Dall'atrio si accede alle tre navate romaniche, che presentano scarsi ma pregevoli resti di pitture trecentesche di ispirazione giottesca, che un tempo coprivano tutto l'interno. Sotto il presbiterio è la cripta, in cui si custodiscono l'urna di sant'Anastasia, composta con lastre marmoree provenienti da una cattedra del sec. VIII, e sculture due-trecentesche. In paese è la villa settecentesca Fabbris-Fancella e, a Ramoscello, la coeva villa Freschi-Piccolomini.§ L'agricoltura produce cereali, uva da vino, patate, frutta e foraggi; si pratica l'allevamento bovino. L'industria opera nei settori tessile, energetico, dei calcestruzzi, degli elettrodomestici, dei mobili, della lavorazione dei metalli e della depurazione.