Romiti, Césare
dirigente d'azienda italiano (Roma 1923- Milano 2020). Manager di numerosi gruppi industriali italiani (SNIA-Viscosa tra il 1968 e il 1970, Alitalia tra il 1970 e il 1973, Italstat tra il 1973 e il 1974), è entrato nel gruppo FIAT nel 1974. Presidente della SNIA Bpd (1984-89), della Gemina S.p.A. (1985-88), della Iveco (dal 1991), amministratore delegato della FIAT Auto S.p.A. (1989-90) e della FIAT S.p.A. (1976-96), è succeduto a G. Agnelli alla presidenza della FIAT (dal 1996). Dimesso dalla carica di presidente della FIAT nel 1998, ha assunto la presidenza della RCS editori. Come liquidazione dalla Fiat, Romiti aveva infatto ottenuto, oltre ad una notevole somma di denaro, la possibilità di acquisire una quota della società finanziaria Gemina, che controllava RCS. Oltre a Gemina Romiti acquisì anche alcune quote della società di costruzioni e ingegneria Impreglio. Nel 2005 Romiti è entrato nel patto di sindacato degli Aeroporti di Roma. Nel 2007 è stato progressivamente estromesso da Gemina, da Impreglio e da Aeroporti di Roma. Coinvolto nelle vicende di Tangentopoli, nel 1997 Romiti è stato condannato a undici mesi e dieci giorni di reclusione per falso in bilancio, finanziamento illecito dei partiti e frode fiscale. Nel 2003 la sentenza di condanna per falso in bilancio è stata revocata dalla Corte di Appello di Torino perchè il fatto per cui era stata emessa la sentenza non era più previsto dalla legge come reato. Ha pubblicato: Questi anni alla Fiat (1989) e, insieme a Paolo Madron Storia segreta del capitalismo italiano. Cinquant'anni di economia finanza politica raccontati da un grande protagonista (2012). Nel 2003 ha costituito la Fondazione Italia-Cina, composta da imprenditori e aziende interessati ad espandersi sul mercato cinese. Dal 2006 al 2013 è stato presidente dell'Accademia di Belle Arti di Roma. Inltre è stato presidente onorario dell'Aspen Institute. Romiti è morto a Milano il 18 agosto 2020 all'età di 97 anni.