Robèrto Grossatèsta
(in inglese Robert Greathead). Pensatore inglese (Stradbock 1168-Lincoln 1253); cancelliere dell'Università di Oxford e vescovo di Lincoln, fu scrittore fecondo nei campi più disparati: fisica, metafisica, psicologia. La sua ricerca metafisica è incentrata sul tema della luce, d'ispirazione neoplatonica e agostiniana. Luce, secondo Roberto Grossatesta, è innanzitutto Dio, in quanto luce pura e increata; ma luce è anche la forma e il principio di tutte le cose create, le quali stanno in un ordine in cui il grado di perfezione corrisponde al loro grado di luminosità. La stessa matematica rende possibile una rappresentazione grafica della luce: di qui l'esigenza di applicare alla metafisica i principi delle scienze della natura. Proprio l'allusione ai principi naturali colloca Roberto Grossatesta fra i precorritori della moderna scienza fisico-matematica e del sistema sperimentale: della luce infatti egli vede le proprietà che la rendono sensibile e percepibile dai sensi. Su questa strada giungerà ad affermare che solo applicando la matematica allo studio della natura si potrà arrivare a intenderla chiaramente. Tra le opere principali di Roberto Grossatesta sono da ricordare: De unica forma omnium, De libero arbitrio, De luce.