Rio Grande do Sul
Stato federato (281.730 km²; 10.770.603 ab. nel 2012; capitale Pôrto Alegre) del Brasile, il più meridionale del Paese. Affacciato a SE all'Oceano Atlantico con una costa sabbiosa e orlata da lagune (Lagoa dos Patos, Lagoa Mirim), confina a SW con l'Uruguay e a W e NW con l'Argentina ed è limitato a N e a NE dallo Stato federato di Santa Catarina; il confine con l'Argentina e gran parte di quello con lo Stato di Santa Catarina sono segnati dal fiume Uruguai (in spagnolo Uruguay). Il territorio, prevalentemente collinare a S, è interessato a N dal settore meridionale dell'Altopiano del Brasile, che qui si articola nella Serra do Mar e nella Serra Geral; tra le propaggini meridionali di quest'ultima catena e la regione collinare, attraversata dal fiume Camaquã, si apre l'ampia e fertile vallata del fiume Jacuí. Il clima è di tipo subtropicale, con precipitazioni abbondanti (1300-2000 mm annui) che aumentano dalla costa verso l'interno. Le principali risorse economiche sono l'agricoltura e l'allevamento, attività per le quali lo Stato è ai primi posti nel Paese. Si coltivano frumento, mais, riso, vite, manioca, soia, cipolle, tabacco, patate e agrumi; il bestiame è costituito da bovini, suini, equini e ovini. Altre risorse della popolazione sono lo sfruttamento forestale e del sottosuolo (carbone, rame, ferro, piombo, stagno e tungsteno), la pesca e l'industria (alimentare, metalmeccanica, tessile, conciaria, del tabacco e del mobilio). § I primi abitatori bianchi della regione furono missionari gesuiti spagnoli che tra il 1632 e il 1707 fondarono alcuni centri di apostolato. Nel 1737 i Portoghesi fondarono Rio Grande e negli anni successivi crearono varie guarnigioni per impedire le infiltrazioni spagnole. Dopo la costituzione dell'Uruguay a Repubblica indipendente il Rio Grande do Sul si sollevò contro il governo centrale (1835) proclamando la Repubblica Riograndese per la quale si batté anche Giuseppe Garibaldi. Ma la secessione fu stroncata nel 1842.