Ricòtti Magnani, Césare
generale italiano (Borgolavezzaro, Novara, 1822-Novara 1917). Dopo aver partecipato a tutte le campagne del Risorgimento raggiungendo il grado di generale, fu deputato dal 1870 al 1890, ministro della Guerra (1870-76; 1884-87; 1896), senatore (1890) e collare dell'Annunziata. La sua fama rimase soprattutto legata al riordinamento delle forze armate effettuato negli anni successivi al 1870 e che da lui prese il nome di ordinamento Ricotti. Il servizio militare obbligatorio triennale, concepito come “scuola di educazione unitaria”, non fu più attuato su base regionale, ma nazionale: ogni reggimento fu reclutato in due diverse regioni in cui si parlavano diversi dialetti e stanziato in una terza regione. L'esercito fu strutturato modernamente su dieci corpi d'armata e venti divisioni con effettivi di pace di 224.000 uomini che potevano essere portati a 350.000 mobilitando le riserve di prima linea. Venne inoltre formata una forza di seconda linea detta milizia mobile e istituiti, secondo i suggerimenti del generale Perrucchetti, i primi battaglioni alpini. Ricotti Magnani fu autore di vari scritti fra cui Nozioni sull'artiglieria da campagna (1851) e Osservazioni al libro del generale R. Cadorna sulla liberazione di Roma nel 1870 (1889).