Reinhold, Karl Leonhard
filosofo austriaco (Vienna 1758-Kiel 1823). Gesuita e poi barnabita, abbandonò l'abito religioso e passò al protestantesimo. Insegnò a Jena e poi a Kiel. Fu tra i primi divulgatori della filosofia kantiana. Divenne poi seguace di Fichte, ma da ultimo si accostò a Bardili, e in modo più indiretto a Jacobi. Reinhold fu il primo, con la sua “filosofia elementare”, a tentare di ridurre la critica kantiana a sistema. Strumento ne doveva essere un primo principio, da cui dedurre e sistemare tutto il sapere. Questo è il “principio della coscienza”, secondo cui la rappresentazione viene, nella coscienza, distinta dal rappresentante e dal rappresentato, e riferita ad ambedue: nella rappresentazione si distingue così un elemento formale, radicato nel soggetto, e uno materiale, radicato nell'oggetto. Opere: Elementarphilosophie (1789; Filosofia elementare), Briefe über die kantische Philosophie (1790-92; Lettere sulla filosofia kantiana), Das Menschliche Erkenntnisvermögen (1816; La facoltà conoscitiva dell'uomo).