Reggènza
in Francia il periodo della minore età di Luigi XV, che si apre con la morte di Luigi XIV e termina con la morte di Filippo d'Orléans (1723), reggente, appunto, del regno di Francia; ebbe inizio con un colpo di mano di Filippo il quale, all'indomani della morte del Re Sole, ne fece cassare (22 settembre 1715) il testamento che dava quasi tutto il potere al duca del Maine. Il governo rifletté da vicino il carattere del reggente, spregiudicato, estroso, ma anche colto, raffinato e aperto a molteplici interessi. Fallimentari furono gli “esperimenti” riformistici, in campo amministrativo (polisinodia) e soprattutto economico (John Law). Ciononostante, la Reggenza fu un'epoca di relativo benessere per la Francia: diminuì notevolmente il pesante debito pubblico, prosperarono commercio e industria. In politica estera, grazie al ministro Dubois, fu avviata (1717) la Triplice (poi Quadruplice) Alleanza contro la Spagna di Filippo V che, sconfitta nel 1719, fu costretta a cedere la Sicilia e la Sardegna. Quando Luigi XV fu dichiarato maggiorenne (febbraio 1723) la carica di reggente fu abolita, ma Filippo – morto nel frattempo (agosto) Dubois – continuò a governare come primo ministro sino alla morte (novembre).