Racan, Honorat de Bueil, signóre di-
poeta francese (castello di Champmarin, Aubigné, 1589-Parini 1670). Figlio di un maresciallo dell'esercito, rimase orfano nel 1602 e fu posto sotto la tutela del cugino, duca di Bellegarde, che lo introdusse a corte nel 1605 come paggio di Enrico IV e gli fece conoscere colui che sarebbe diventato l'amico e il maestro prediletto, il poeta Malherbe. Servì nell'esercito partecipando a tutte le grandi spedizioni di Luigi XIII, ma, più incline alla quiete agreste che alle armi, visse dopo il 1630 nei suoi possedimenti in Turenna, compiendo viaggi a Parigi, dove lo impegnavano i lavori dell'Académie Française fin dalla fondazione. La sua fama poetica, forse superiore ai meriti reali, è legata soprattutto a due lavori di indubbia sincerità lirica: le Stances sur la retraite (1618; Stanze sulla solitudine) e Les Bergeries (pubblicate nel 1625), ispirate a Tasso e a Guarini e adattate per le scene da Catherine de Termes con lo pseudonimo di Arthénice nel 1619. Tra il 1631 e il 1660 completò la parafrasi dei Salmi (Dernières œuvres et poésies chrétiennes). Fondamentali per la conoscenza della dottrina del maestro di Racan sono i Mémoires sur la vie de Malherbe.