Rónchi dei Legionari

comune in provincia di Gorizia (22 km), 11 m s.m., 16,98 km², 11.121 ab. (ronchigini o ronchesi), patrono: san Lorenzo (10 agosto).

Centro situato alla sinistra del basso corso del fiume Isonzo. Insediamento romano, è citato nel sec. X come appartenente ai patriarchi di Aquileia. Nel 1420 fu annesso a Venezia, passando nel 1797 all'Austria. Più volte teatro di scontri militari, subì gravi distruzioni. L'attuale nome è stato assunto nel 1947 in ricordo dei “legionari” di Gabriele D'Annunzio, che nel settembre 1919 iniziarono da qui l'impresa di Fiume. § Nella settecentesca chiesa della Santissima Trinità si trova un dipinto di scuola veneta (sec. XVII). In località Vermegliano è la chiesetta di Santo Stefano (1558). § Rilevante è l'industria, che opera nei settori aeronautico, chimico (vernici), robotico, energetico, tessile, vetrario, della carpenteria meccanica, dell'arredamento, delle attrezzature sportive, della bigiotteria e dei serramenti. L'agricoltura produce cereali e uva da vino; praticato l'allevamento bovino, che alimenta una vivace attività lattiero-casearia. La presenza dell'aeroporto della città di Trieste ne fa un importante nodo di comunicazioni.