Quirinali
(latino Quirinalía), sm. pl. Festa dell'antica religione romana: cadeva il 17 febbraio ed era dedicata al dio Quirino. L'importanza di questa festa è data dal suo valore “civico” e “cosmico” a un tempo. Il valore civico è nel fatto che essa sottrae in qualche modo alla giurisdizione curiale, ossia a un ordinamento clanico o gentilizio, la totalità dei cittadini, dando loro la possibilità di configurarsi come tali anziché come membri di una singola curia. Questa operazione – che si inquadra nel processo che portò gradualmente i Romani dalle assemblee curiali (comitia curiata) alle assemblee popolari (comitia tributa) – si esplica fondando la nuova realtà nel nome del dio Quirino. Nel giorno di questo dio, i Quirinali, era concesso di celebrare il rito della prima torrefazione del farro a coloro che non lo avevano fatto in precedenza nel giorno prescritto dalla propria curia; in tal modo coloro che per forza di cose o per propria volontà si sottraevano all'ordine curiale (qualificabili come stulti, stolti, rispetto all'ordine stesso) rimediavano sul piano religioso rifugiandosi nel dio Quirino, la cui festa era pertanto detta anche “festa degli stolti” (stultorum feriae). Il rito primiziale del farro, spostato dalla festa curiale alla festa quirinale, è quello che fornisce il valore cosmico: segna la fine di un ciclo (cosmico o calendariale), quello del vecchio farro, e l'inizio del ciclo del nuovo farro.