Qābūs Ibn Sa'īd

sultano dell'ʽOman (Mascate 1940). Educato in Gran Bretagna, tornò in patria ove, deposto il padre Sa'īd Bin Taimur (1970), intraprese una politica di relativa modernizzazione. Nel 1981 Qābūs Ibn Sa'īd istituì un Consiglio consultivo (divenuto elettivo solo a partire dal 1991) pur continuando a ricoprire, oltre alla carica di capo del governo, anche quelle di ministro degli Esteri, della Difesa, delle Finanze. L'impronta modernizzatrice impressa da Qābūs Ibn Sa'īd negli anni Ottanta rimaneva nel solco di una tradizione monarchica che anche nel decennio successivo manteneva nelle mani del sovrano tutte le leve del potere. Nel 1996 il sultano promulgava la prima Costituzione omanita, che definiva le prerogative del sovrano e stabiliva le regole di successione al trono in assenza di eredi diretti. Coerentemente con il nuovo scenario internazionale seguito alla guerra del Golfo (1991), Qābūs Ibn Sa'īd assecondava il difficile processo di pace israelo-palestinese ristabilendo rapporti commerciali con lo Stato ebraico (1995) e favorendo la visita ufficiale del premier israeliano Peres nel suo Paese (aprile 1996). Solo un anno dopo, però, Qābūs Ibn Sa'īd sospendeva nuovamente i contatti con Israele in seguito alla politica antipalestinese del nuovo premier israeliano Netanyahu, pur mantenendo una posizione di equilibrio sia verso i Paesi mediorientali sia verso gli USA.

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