Prenilòti
sm. pl. Nome dato dall'etnologo V. L. Grottanelli al gruppo di genti stanziate in una vasta area tra il Sudan e l'Etiopia, caratterizzate culturalmente dall'economia a base agricola, dalla struttura patrilineare con esogamia di clan, dall'assenza di strutture politiche (i villaggi sono autonomi, non esistono autorità tribali) e da credenze animistiche. Dal punto di vista antropologico mostrano caratteri nilotici (struttura del corpo) misti a caratteri pseudomongoloidi (influssi boscimani); questo fatto, unito a persistenti tracce di usanze egualitarie, fa considerare i Preniloti come residuo di genti appartenenti a una fase preagricola della civiltà africana. Fra i gruppi più importanti vengono considerati gli Ingassana, i Meban, i Mao, i Koma, i Berta, i Gumus.