Prata Camportàccio
Indicecomune in provincia di Sondrio (60 km), 352 m s.m., 27,92 km², 2727 ab. (pratesi), patrono: sant’ Eusebio (16 dicembre).
Centro esteso sul versante sinistro della valle del fiume Mera; sede comunale è Prata Centro. Fece parte dell'organizzazione comunale di Chiavenna fino al sec. XV, quando divenne autonomo.§ La parrocchiale di Sant'Eusebio (sec. XII, rifatta nel XVII) conserva tele di A. Vicentino e di G. B. Macolini (sec. XVII). Dell'antica chiesa dei Santi Cristoforo e Pancrazio, distrutta da un'alluvione, rimane soltanto il campanile romanico (sec. XII), chiamato “campanile nero”.§ L'economia si basa sull'agricoltura (cereali, ortaggi, alberi da frutto, vite e foraggi) e sull'allevamento (ovini, bovini e caprini), che alimenta l'attività lattiero-casearia. L'industria è attiva nei comparti metallurgico (lavorazione del ferro), edile (prefabbricati) e dei materiali da costruzione (lavorazione di marmo e calcestruzzo).§ Il comune è compreso nel Parco Marmitte dei Giganti, una riserva naturale che conserva pozzi (marmitte) scavati nella roccia dall'azione delle acque di fusione superficiale dei ghiacciai del Pleistocene.