Polìcrate
(greco Polykrátēs; latino Polycrătes), tiranno di Samo (m. ca. 522 a. C.). Figlio di un ricco pirata, con i fratelli Pentagnoto e Silosonte intorno al 540 a. C. si impadronì di Samo. Liberatosi dei fratelli governò da solo appoggiandosi ai commercianti e al popolo, ai quali offrì lauti guadagni con l'attività piratesca condotta in grande scala. La flotta di Samo divenne in breve una delle più potenti dell'Egeo; grazie a essa Policrate poté conquistare alcune isole dell'arcipelago e città costiere dell'Asia Minore. I favolosi proventi della pirateria gli consentirono di tenere una corte sfarzosa ma anche di finanziare grandi lavori pubblici. Fu amico di Ligdami di Nasso e di Amasi, il re d'Egitto, che però non esitò ad abbandonare nel 525 a. C. quando Cambise iniziò la spedizione contro l'Egitto. Offrì i suoi servigi alla Persia, ma ne scaturì un'imponente ribellione, fomentata da Sparta e da Corinto, tra la flotta. Recatosi a Magnesia, presso Orete, satrapo di Caria, per chiedere aiuti e considerato ormai un alleato troppo pericoloso per la Persia, fu preso a tradimento e ucciso.