Plesianthropus

sm. latino scientifico [dal greco plēsíon, vicino (per indicare affinità)+ánthropos, uomo]. Forma ominide fossile scoperta da Broom (1936) a Sterkfontain (Transvaal). Classificata in prima istanza come Australopithecus transvaalensis fu successivamente riclassificata, dal suo stesso scopritore, Plesianthropus transvaalensis, ritenendola diversa dalle Australopitecine. Il cranio che la documenta manca di foro sopraorbitario ed è caratterizzato da una capacità intorno ai 600 cm3, da una dentatura di tipo ominoide e da un moderato prognatismo. Il bacino possiede caratteristiche intermedie tra la condizione pitecoide e umana e fa pensare al raggiungimento di una condizione semieretta. Viene annoverata tra le forme di Australopithecus africanus.

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