Hadar (Etiopia)
località situata in Etiopia (Africa Orientale), nel “Triangolo di Afar” lungo il corso del fiume Awash, scoperta dal geologo francese Maurice Taieb. Nel 1973 venne rinvenuta in questa località, da una missione antropologica franco-americana diretta dallo stesso Taieb e da Donald C. Johanson, l'articolazione di un ginocchio destro attribuibile a una forma ominide ancestrale datata a circa 4 milioni di anni a partire dal presente. Nel quadriennio 1974-77 furono portati alla luce numerosi altri reperti fossili, che unitamente all'articolazione precedentemente rinvenuta, furono inizialmente attribuiti a una nuova varietà di Australopitecine gracili denominata Australopithecus afarensis. Il motivo di questa distinzione fu in parte dettato dalla cronologia decisamente più antica rispetto sia agli Australopiteci di morfologia gracile (Australopithecus africanus) che a quelli robusti (Australopithecus robustus) rinvenuti fino ad allora in Africa Orientale e in Sudafrica, e in parte alla struttura anatomica di proporzioni più contenute, persino rispetto alle forme gracili precedentemente note. A Hadar inoltre, sempre nel 1974 vennero rinvenuti i resti di un Australopiteco noto col nome di “Lucy” e nel 1975 i resti fossili di quella che fu chiamata “La prima famiglia”, entrambi datati a circa 3,3-3,5 milioni di anni a partire dal presente. Durante le prospezioni iniziate nel 1973, sono stati rinvenuti da H. Roche e G. Corvinus anche manufatti di diverse epoche. I livelli archeologici più antichi finora noti, che hanno restituito scarsi manufatti su ciottolo, sono intercalati a Kada Gona, in livelli di cineriti datate a 2.630.000 e 2.580.000 anni. Leggermente più recenti sono i sei manufatti (choppers, qualche nucleo e schegge) che sono stati rinvenuti a Kada Hadar, databili intorno a 2.400.000 anni fa.