Platèa, battàglia di-
battaglia combattuta nei pressi di Platea tra la fine di agosto e i primi di settembre (3 o 4 boedromione) dell'anno 479-478 a. C. tra le forze persiane guidate da Mardonio (comprendenti anche contingenti focesi, tessali e beoti) e l'esercito greco (peloponnesiaci e attici) comandato dal reggente spartano Pausania. Nonostante i molti particolari forniti da Erodoto lo svolgimento della battaglia presenta parecchi lati oscuri a cominciare dal luogo esatto in cui essa si svolse. A ogni modo, seguendo abbastanza da vicino il racconto erodoteo, sembra che a seguito di un primo limitato successo sulla cavalleria persiana, i Greci assumessero una posizione assai esposta alle incursioni nemiche per cui Pausania abbia ordinato, nottetempo, di retrocedere su una posizione più sicura. Del ripiegamento avrebbe approfittato Mardonio per attaccare ma l'iniziale successo sarebbe stato contenuto dall'indomita resistenza delle schiere spartane e di quelle ateniesi le quali, passate poi al contrattacco, avrebbero costretto il nemico alla fuga. Erodoto dice anche che le forze in campo sarebbero state di 100.000 Greci e di 300.000 tra Persiani e alleati. Queste cifre sembrano esagerate e vanno più realisticamente ridotte a ca. 50.000 Greci e a 60.000 o poco più Persiani.