Pisani
antica famiglia nobile, forse originaria di Pisa e stabilitasi in Venezia agli inizi del sec. X. Divisasi nei rami di S. Stefano, di S. Polo, di S. Vidal, di S. Maria Formosa e in altri minori, annoverò numerosi magistrati, diplomatici, uomini d'arme e prelati. Tra di essi: Niccolò e Vettore furono ammiragli famosi; Domenico (1453-1508) fu visdomino di Ferrara e poi ambasciatore presso il papa e in Portogallo; Francesco (Venezia 1494-Roma 1570), arcivescovo di Narbona e cardinale, si segnalò durante il sacco di Roma (1527) nel difendere Clemente VII e fu per qualche tempo tenuto in ostaggio da Carlo V; Marco (1643-Venezia 1711) fu alla presa di Lepanto e Patrasso (1687) e partecipò all'assedio di Negroponte (1688) come “tenente generale delle armi”; Andrea fu abile ammiraglio; Alvise (sec. XVIII), ambasciatore in Inghilterra, Francia e Germania, fu doge dal 1735 al 1741; Giorgio (Venezia 1739-1811), magistrato della Quarantia, procuratore di S. Marco (1780) e membro dei correttori straordinari delle leggi, si oppose tenacemente all'oligarchia governativa in nome di una radicale riforma della costituzione politica che favorisse anche la piccola nobiltà. Arrestato, fu relegato per dieci anni nel castello di S. Felice a Verona e poi tenuto al confino sino alla caduta della Repubblica.