Pieyre de Mandiargues, André

scrittore francese (Parigi 1909-1991). Letterato e archeologo, giramondo, variamente influenzato dai poeti fantastici tedeschi e dai surrealisti, esordì con i bizzarri poemetti in prosa di Dans les années sordides (1943 e 1948; Negli anni sordidi). Accanto ai poemi raccolti in L'âge de craie (1961; L'età di gesso), ad Astyanax (1957), poemetti in prosa, Le point ou j'en suis (1964; Al punto in cui sono), Ruisseau des solitudes (1967; Rivo delle solitudini), le novelle fantastiche figurano quasi come prolungamenti dei poemi: Le musée noir (1946; Il museo nero), Feu de braise (1959; Fuoco di brace), Mascarets (1971). Gli stessi temi fantastici, favolosi, erotici, compaiono nei romanzi che l'hanno fatto conoscere al grande pubblico: La marge (premio Goncourt 1967; Il margine), Tout disparaîtra (1987; Sparirà tutto) e Les portes de Corail (1989; Le porte di corallo). Ha anche scritto numerosi saggi, tra cui Les monstres de Bomarzo (1957; I mostri di Bomarzo) e Le belvédère (1958-71; Il belvedere), e la raccolta di novelle Sous la lame (1976; Sotto la lama).

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