Piètro l'Eremita
predicatore, beato francese (Amiens ca. 1050-Neufmoustier, Liegi, 1115). Portò l'appello di papa Urbano II a Clermont per la liberazione del Santo Sepolcro (1095) tra le masse popolari della Francia e della Germania trascinando con la sua predicazione forse ventimila persone affatto impreparate a farsi crociati e a seguirlo verso la Terra Santa. Questa avanguardia fanatica e insofferente di disciplina, senza alcuna organizzazione e preparazione militare, giunse a Costantinopoli nell'estate 1096 e, nonostante i consigli dell'imperatore Alessio I Comneno, si avventurò in Asia e fu pressoché annientata dai Turchi in Bitinia, nell'ottobre. Pietro l'Eremita, scampato all'eccidio, si unì poi ai crociati regolari e prese parte all'impresa fino alla riconquista di Gerusalemme (1099). Tornato in Francia, fondò il monastero di Neufmoustier, dove si ritirò e morì. La sua figura fu sopravvalutata ed esaltata dalla tradizione occidentale, sottovalutata fino al disprezzo da quella bizantina.