Piètro I (re di Serbia)
Karađorđević, re di Serbia e dello Stato serbo-croato-sloveno (Belgrado 1844-1921). Figlio del principe Alessandro Karađorđević, si trasferì a Ginevra (1858) allorché il padre perse il trono e successivamente andò a vivere in Francia (1861). Qui frequentò l'Accademia di Saint-Cyr e prese parte come ufficiale alla guerra franco-prussiana del 1870-71. Dopo una missione in Bosnia intesa a organizzare i ribelli antiturchi (1875), si dedicò a cercare collegamenti con gli oppositori interni ed esterni della dinastia regnante serba degli Obrenović. Morto nel 1903 a seguito di un attentato Alessandro Obrenović, Pietro I, che godeva i favori dell'esercito, fu nominato dal Parlamento re di Serbia e venne accolto trionfalmente a Belgrado. Con lui Nikola Pašić tornò alla guida del governo e ciò significò in politica interna il ritorno alla Costituzione liberale del 1889 e in politica estera un radicale mutamento delle simpatie serbe che dall'Austria si volsero ora alla Russia. Dopo il successo conseguito con le guerre balcaniche del 1912-13, il Paese dovette affrontare l'urto con gli Imperi Centrali nella guerra mondiale: Pietro I, che nel giugno 1914 aveva nominato reggente il figlio Alessandro, condivise i disagi delle truppe e, concluse le ostilità, fu nominato re del nuovo Stato iugoslavo (1919).