Peyrefitte, Roger
romanziere francese (Castres, Tarn, 1907-Parigi 2000). Segretario d'ambasciata nell'anteguerra, abbandonò la carriera diplomatica per sospetto (poi caduto) di collaborazionismo e intraprese quella letteraria nel 1944 con Les amitiés particulières, straordinario modello di equilibrio tra sincerità e scabrosità, unito a una classica scrittura. Quasi a compiacersi della fama di scrittore “terribile” e scandaloso, di preferenza si ispirò ad ambienti insoliti ed equivoci: Les amours singulières (1949), Les clefs de Saint-Pierre (1956), Les chevaliers de Malte (1957), La nature du prince (1963), Les Juifs (1965), Des Français (1970), e La soutane rouge (1983), orientandosi verso saggi storico-politici con Voltaire, sa jeunesse et son temps (1986), Réflexions sur De Gaulle (1992). Molto interessanti le sue memorie: Propos secrets 1, 2 e 3 (1977-83) e L'innominato, nouveaux propos secrets (1989).