Pellipàrio, Niccolò
pittore italiano di maioliche, detto anche Niccolò del Pellicciaio o Niccolò da Urbino (Casteldurante ca. 1480-Urbino tra il 1540 e il 1547). Fu il più geniale maestro dell'istoriato, cioè di quello stile pittorico che si esprime con scene figurative estese su tutta la superficie dell'oggetto ceramico. La sua attività si svolse dapprima a Casteldurante (sino al 1526) e successivamente (dal 1528) a Urbino. Il primo periodo fu il più fecondo e il più felice come testimoniano parecchie opere conservate in diversi musei, quali il servizio per Isabella d'Este (ora diviso tra il Victoria and Albert Museum, il Louvre e altri musei) e quello Ridolfi-Medici. Qui l'istoriato è portato a grande altezza stilistica attraverso un'interpretazione in chiave umanistica del repertorio classico e una tavolozza pastosa in cui predominano i verdi e i turchini chiari. Nella bottega urbinate del figlio Guido (detto Guido Durantino; vedi Fontana), il Pellipario produsse maioliche caratterizzate da calde tonalità gialle e arancio, spesso rese ancor più luminose dai lustri metallici (Martirio di S. Cecilia, Firenze, Museo Nazionale del Bargello); tuttavia le composizioni di quest'ultima fase rivelano modi un po' troppo accademici. Molto personali sono invece le coppe con ritratti muliebri appartenenti alla serie detta delle “belle”. Lo stile del Pellipario fu largamente imitato in molti centri italiani e francesi.