Pelevin, Viktor Olegovič
scrittore russo (Mosca 1962). Inizialmente impegnato in studi di ingegneria aeronautica, ha deciso poi di dedicarsi soltanto alla narrativa. La successiva inclinazione per la filosofia, il buddhismo zen, il taoismo, ha influenzato la sua produzione, spesso caratterizzata da un forte misticismo, oltre che dalla parodia dei miti contrapposti, prima sovietici e poi consumisti. I personaggi dei suoi romanzi, attratti dalla spiritualità orientale, vivono realtà violentemente deformate a causa anche dell'abitudine al consumo di stupefacenti. La sua prima vera grande affermazione letteraria è rappresentata dal romanzo Mitragliatrice d’argilla (1996), enorme successo editoriale in Russia e tradotto successivamente in 12 lingue. La fama di Pelevin è cresciuta ulteriormente, soprattutto negli Stati Uniti, con il grottesco Omon Ra (1998), allegoria sulla ricerca della verità e sull'esplorazione spaziale, considerata di tendenza Avantpop, estremo approdo del postmodernismo. Dopo Babylon (1999), metafora inquietante del potere dell'informazione, e La vita degli insetti (2000), Pelevin ha pubblicato Il mignolo di Buddha (2001), originale commedia metafisica nella quale sono posti in evidenza la perdita d'identità della Russia degli anni Novanta e una singolare interpretazione della filosofia buddhista.Nel 2002 è uscito La lanterna blu, che raccoglie otto racconti giovanili dell'autore. Nel 2005 ha pubblicato La Freccia gialla, un romanzo mistico e metafisico sul destino dell'uomo e nel 2007 Dialettica di un periodo di transizione dal nulla al niente.