Peichl, Gustav
architetto austriaco (Vienna 1928). Studia sotto la guida di C. Holzmeister all'Accademia di Belle Arti di Vienna, scuola presso la quale diviene professore ordinario nel 1973. Tra il 1964 e il 1970 è redattore della rivista di architettura Bau. Ottiene prestigiosi riconoscimenti fra cui il diploma onorario di architettura della città di New York (1965), il premio di architettura della città di Vienna (1969), il gran premio statale austriaco (1971), il premio Mies Van der Rohe (1986) e il Berliner Architekturpreis (1989). Dal 1955 disegna per il quotidiano viennese Die Presse come caricaturista politico con lo pseudonimo “Ironimus”; i suoi disegni sono esposti alla sezione grafica dell'Albertina di Vienna e presso il Museum of Modern Art di New York. Progettista di fama internazionale, nel 1956 apre uno studio a Vienna. La sua architettura si conforma sull'essenziale espressività del mondo tecnologico e dell'estetica della macchina, rifiutando il repertorio della tradizione architettonica anteriore al razionalismo. Tra le numerose realizzazioni ricordiamo: casa Peichl (Vienna, 1962), padiglione austriaco all'Esposizione Mondiale di New York (1964-65), convento delle Domenicane (Vienna-Hacking, 1963-65), centro di riabilitazione (Vienna-Meidling, 1965-67), edifici della Radio-Televisione Austriaca (ORF) costruiti negli anni 1970-72 e 1978-81, impianto per l'eliminazione dei fosfati (PEA) a Berlino (1980-85), ampliamento dello Städel Museum di Francoforte (1987-90), ristrutturazione dello spazio espositivo Kunstforum di Vienna (1989) e Kunsthalle di Bonn, costruita tra il 1989 e il 1992.