Pasturo
Indicecomune in provincia di Lecco (17 km), 641 m s.m., 22,14 km², 1756 ab. (pasturesi), patrono: san Rocco (16 agosto).
Centro della Valsassina, posto al margine occidentale della conca di Barzio. Antico possesso degli arcivescovi di Milano, dal sec. XII appartenne ai Torriani e dal sec. XIV ai Visconti, che lo governarono secondo gli statuti della Valsassina, riconfermati nel 1388. Dal 1524 al 1532 Gian Giacomo Medici di Marignano vi impose il suo dominio; nel 1647 divenne feudo dei Monti. § Il paese conserva abitazioni rustiche tipiche, con logge in legno e portali decorati da stemmi. Il santuario della Madonna della Cintura (sec. XVII, citato nel sec. XV) è decorato da stucchi di G. D. Aliprandi (1670-73) e da un'Immacolata con i santi Monica, Carlo, Antonio e Agnese di Aloisio Reali (1660), autore anche delle tele nella canonica della parrocchiale di Sant'Eusebio, ampliata nei sec. XV-XVI, che custodisce affreschi del sec. XIV e statue della fine del sec. XVIII; l'altare maggiore è di Carlo Maria Giudici (1777). § Le risorse economiche principali sono il turismo escursionistico e di villeggiatura estiva e l'allevamento bovino, con produzione lattiero-casearia. § Nella frazione di Baiedo, su uno sperone di roccia, vi sono resti del forte medievale che fu teatro degli scontri tra i veneziani e Francesco Sforza; fu smantellato nel 1513 dagli abitanti insorti contro i francesi. Leonardo da Vinci lo ritrasse in un disegno durante il suo soggiorno in Valsassina.