Passióne di Giovanna d'Arco, La-
(La passion de Jeanne d'Arc). Film francese (1927-28) di Carl Th. Dreyer. Partito dal proposito di “cantare il trionfo dell'anima sulla vita”, di rendere “il misticismo fatto realtà”, il cineasta danese riuscì a eternizzare la storia, nella convinzione che “la data della vicenda come anche la distanza che la separava dal nostro tempo erano fattori trascurabili”. Sintetizzando in un sol giorno l'insediamento del tribunale, il processo e l'esecuzione della sentenza sul rogo, il film oppose la concretezza della politica al mistero della fede primordiale; scegliendo l'essenziale, riducendo le scenografie a espressionismo puro e totale, concentrando sui volti e sugli oggetti lo scontro tra ideologia armata e innocente fierezza contadina, oggettivò la lotta attraverso le psicologie esemplari sia dei carnefici vittoriosi-sconfitti, sia della vittima sacrificata e trionfante. Opera quant'altre mai “parlante” anche se tecnicamente ancora muta, sopportò male la sonorizzazione musicale posteriore (Parigi 1952) e fu giudicata tra le massime del cinema (Bruxelles 1958) nell'edizione originaria, la sola voluta dall'autore. Memorabile l'interpretazione della Falconetti, di cui restò l'unica, folgorante e irripetibile apparizione cinematografica.