Passàglia, Carlo
teologo e uomo politico italiano (Pieve San Carlo, Lucca, 1812-Torino 1887). Gesuita e difensore della compagnia contro Gioberti, uscì dall'ordine per contrasti con i superiori divenendo sacerdote secolare e professore di filosofia all'Università La Sapienza di Roma. Assai stimato da Pio IX e convinto della possibilità dell'abolizione del potere temporale (tesi che sostenne nel volume Il Pontefice e il Principe, 1860), avviò per incarico di Cavour trattative segrete per una conciliazione con Roma (1861). Costretto a rifugiarsi a Torino dopo il fallimento del tentativo, continuò la sua azione con numerosi scritti, con la fondazione della Società ecclesiastica e la pubblicazione de Il Mediatore (1862-66) che fu l'organo più ascoltato dal clero liberale. Sospeso a divinis, prima di morire si riconciliò con la Chiesa.