Parrónchi, Alessandro

poeta e critico italiano (Firenze 1914-2007). Esponente dell'ermetismo fiorentino, ne diede un'interpretazione in chiave intimistica ed elegiaca, privilegiando il motivo amoroso, in una forma elegante e raffinata. Alla fede aprioristica nella poesia come assoluto atto di conoscenza è poi subentrato, nell'opera di Parronchi, un rapporto più teso e drammatico con la realtà, espresso con risentimento doloroso e con ironia corrosiva. Tra le raccolte poetiche più note si ricordano I giorni sensibili (1941), I visi (1943), Un'attesa (1949), L'incertezza amorosa (1952), Per strade di bosco e città (1954), Coraggio di vivere (1960), Pietà dell'atmosfera (1970), Replay (1980) e Climax (1990). Con Diadema-Antologia personale 1935-1997 (1998) ha ottenuto il premio Mondello, mentre per l'opera Poesie (2001), gli è stato conferito il premio Campana. Parronchi è anche critico d'arte acuto ed estroso: ha dedicato i suoi studi principalmente alla pittura italiana moderna (Ottone Rosai, 1941; Artisti toscani del primo Novecento, 1958) e rinascimentale (saggi raccolti nel volume Studi sulla dolce prospettiva, 1964; Paolo Uccello, 1974), con approfondimenti di carattere storico-estetico (Donatello e il potere, 1980; Cavallini discepolo di Giotto, 1992). Nel 1996 è uscita una nuova edizione aggiornata dello studio Opere giovanili di Michelangelo. Nel 2003 ha pubblicato la raccolta di poesie Esilio.

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