Panov, Valeri Matievič
ballerino, coreografo e maître de ballet belorusso (Vitebsk 1938). Allievo della Scuola Coreografica di Leningrado (San Pietroburgo), diplomatosi nel 1957, fu accolto nella compagnia del Teatro Malyi, di cui fece parte fino al 1964, ed entrò poi nel prestigioso complesso del Kirov (oggi Mariinskij) mettendosi subito in luce per le eccellenti doti tecniche e il virtuosismo. Di origini ebraiche, nel 1972 fu espulso dalla compagnia (insieme con la moglie, Galina Panova, anch'essa ballerina) e perseguitato dalle autorità sovietiche per aver chiesto il visto di espatrio per lo Stato di Israele. La vicenda attirò l'attenzione dell'opinione pubblica occidentale – in particolare nei Paesi anglosassoni – e nel 1974 le pressioni da questa esercitate indussero finalmente i sovietici a concedere il visto ai Panov, che da allora si stabilirono in Israele. Panov ha collaborato in diverse occasioni, in qualità di coreografo e maître de ballet, con compagnie europee, fra le quali il Balletto dell'Opera di Berlino e il Balletto delle Fiandre.