Palestina, Campagna di-
Operazione militare svoltasi nel corso della prima guerra mondiale, si inquadrava nel piano strategico dell'Intesa volto in un primo tempo (1915-16) a forzare i Dardanelli per creare un collegamento diretto con la Russia; in un secondo tempo (1917-18) a isolare la Turchia dal mondo arabo, destinato (Accordo Sykes-Picot, maggio 1916) a essere diviso in zone d'influenza franco-britanniche. Ad aprire le ostilità nel settore del Sinai furono in ogni modo i Turchi i quali, sotto il comando di Ǧemāl Pascià raggiunsero (1915) il canale di Suez e in un punto lo superarono; il contrattacco inglese riuscì tuttavia in breve a contenere l'urto avversario e a occupare la sponda orientale del canale (1916). Nel 1917, partendo dall'Egitto e appoggiati dalla flotta, gli Inglesi iniziarono a loro volta l'offensiva nel Sinai ma furono fermati (marzo) di fronte a Gaza. Il comando delle forze dell'Intesa fu allora affidato al generale Allenby, cui si opposero le truppe turco-tedesche agli ordini del generale Falkenhayan. Già in ottobre Allenby riprese l'attacco: Gaza cadde il 7 novembre; il mese successivo caddero Giaffa e Gerusalemme (9 dicembre). Il trasferimento di numerosi reparti in Francia costrinse gli Inglesi a una lunga pausa e solo nel settembre 1918 Allenby (con forze anglo-francesi e una simbolica Legione ebraica incorporata fra i Fucilieri Reali) poté riprendere l'offensiva cui prestarono man forte, sul fianco orientale, le forze irregolari del colonnello Lawrence e gli Arabi di Ḥusayn ibn ʽAlī e di suo figlio Fayṣal I. Mentre i Francesi sbarcavano a Beirut, il 10 settembre Allenby occupò Damasco e il 20 ottobre, conquistata Aleppo, tagliava la ferrovia per Baghdad dove presto ogni resistenza cessò. Il 30 ottobre la Turchia chiese l'armistizio.