Pózzi, Giovanni
critico letterario svizzero di lingua italiana (Locarno, Canton Ticino, 1923-Lugano 2002). Frate minore cappuccino, dal 1960 fino alla sua scomparsa ha insegnato letteratura all'Università di Friburgo, dove si è laureato in filologia romanza sotto la guida di G. Billanovich e G. Contini. Ha rivolto i suoi interessi di studioso soprattutto agli autori dei periodi umanistico e barocco, pubblicando un saggio su L’oratoria sacra del Seicento esemplificata su P. Emanuele Orchi (1954) e curando le fondamentali edizioni critiche dell'Hypnerotomachia Poliphili di F. Colonna (in collaborazione con L. A. Ciapponi, 1964) e dell'Adone di G. Marino (1976). È inoltre autore di raffinati studi critici dedicati a diversi aspetti e problemi della produzione letteraria: La rosa in mano al professore (1974), La parola dipinta (1981, sulla tradizione italiana della poesia figurata, riedito in versione ampliata nel 1996), e Poesia per gioco: prontuario di figure artificiose (1984). Nel più recente saggio Sull’orlo del visibile parlare (1994) Pozzi indaga i rapporti fra il linguaggio letterario e quello figurativo attraverso il confronto fra i canoni di bellezza creati per la donna dai poeti (spesso trasformati, in ambito teologico, negli attributi mariani) e le soluzioni trovate dagli artisti del colore per la rappresentazione dell'universo femminile. Ha fatto seguito il volume critico Alternatim (1996), che raccoglie analisi e studi condotti con un gusto filologico dei riscontri linguistici e formali degno del “maestro” Contini.