Pìccolo móndo antico
romanzo di A. Fogazzaro, pubblicato nel 1895. Sullo sfondo della guerra d'indipendenza del 1859, vi è narrata la storia di un contrasto ideale tra Franco e Luisa, che si sono sposati senza il consenso della marchesa Maironi, la nonna austriacante di Franco, e sono costretti a vivere a Oria, sul lago di Lugano, in ristrettezze economiche: Luisa, dotata di un carattere energico e volitivo, biasima la debolezza e il sentimentalismo del marito. Il contrasto tra i due coniugi si acuisce quando la loro figlia, Ombretta, muore annegata nelle acque del lago: Franco saprà reagire al dolore cercando un conforto nella fede, mentre invece Luisa si chiuderà in una cupa disperazione. Solo quando Luisa rivedrà il marito in procinto di partire per la guerra, reso forte dalla sua passione patriottica, si riconcilierà con lui. Il romanzo, al di là della vicenda coniugale che vi è raccontata, si risolve nell'esortazione a ritornare al “piccolo mondo” dell'intimità familiare e nel vagheggiamento nostalgico della “vita calma e sonnolenta di quella generazione, di quella gente campagnola, che passava buona parte del suo tempo a giocare a tarocchi e a pescare con l'amo” (Croce).