Owen, Robert

socialista e filantropo inglese (Newton 1771-1858). Operaio in un cotonificio, aprì un piccolo stabilimento tessile; a vent'anni era già dirigente di grandi fabbriche a Manchester e più tardi divenne comproprietario di un'importante fabbrica di tessuti a New Lanark (Scozia), dove poté applicare le riforme che gli ispirava il suo profondo umanitarismo: ridusse la giornata lavorativa a dieci ore e mezza, istituì accanto alla fabbrica una scuola, una cassa mutua, una cooperativa di consumo, ma soprattutto si preoccupò di alleviare le condizioni di lavoro dei suoi operai. Dando alla sua opera un più ampio respiro, propose leggi che limitassero il lavoro dei fanciulli, costruì villaggi per offrire possibilità di lavoro ai disoccupati; in una serie di articoli e di discorsi mosse una critica acuta e pertinente al nascente capitalismo, promovendo un piano di trasformazione della società su basi comuniste, al quale diede realizzazione fondando colonie comunitarie, dove il lavoro fondamentale era rappresentato dall'agricoltura, mentre l'industria faceva da complemento e forniva ai contadini gli strumenti necessari al loro lavoro. Ogni membro della comunità prestava la sua opera secondo la propria capacità e riceveva quanto era necessario alla sua sussistenza. Il più grandioso di questi esperimenti fu compiuto da Owen negli Stati Uniti, dove fondò la colonia socialista di New Harmony. Il suo piano fu avversato e fatto fallire dall'ostilità più agguerrita delle classi abbienti, ma cadde anche per un vizio insito in se stesso: la pretesa di volerlo realizzare dall'alto senza il consenso e l'appoggio della base. Tornato in patria, Owen fondò le prime cooperative inglesi e cercò di dare forma concreta al suo piano di passaggio diretto delle merci dal produttore al consumatore, istituendo una Labour exchange bank (1832-34), sistema di scambio dei prodotti in base alla valutazione del lavoro in essi incorporato. Quando, negli anni Trenta, incominciò ad affermarsi il movimento sindacale, Owen seppe dargli un solido fondamento classista, e nel 1833 presiedette il primo congresso della Grand National Consolidated Trade Union. Tra i suoi scritti: A New View of Society (1812; Una nuova concezione della società), The Book of the New Moral World (1826-44; Il libro del nuovo mondo morale), Autobiography (1857-58).

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