Ostìglia

Indice

comune in provincia di Mantova (32 km), 13 m s.m., 39,70 km², 7210 ab. (ostigliesi), patrono: san Lorenzo (10 agosto).

Centro posto sulla riva sinistra del Po. L'abitato sorge di fronte a Revere, cui è collegato da un ponte stradale e ferroviario. Di origine romana, Hostilia (secondo la tradizione patria dello storico Cornelio Nepote, sec. I a. C.), appartenne agli Scaligeri dal 1151 e passò ai Visconti nel 1381. Venduto ai Gonzaga nel 1406, conobbe un periodo di prosperità grazie anche ai suoi podestà (tra i quali Bernardo Tasso, padre del poeta Torquato). Con la Tregua di Ratisbona (1684) fu concesso all'imperatore Leopoldo. Dopo il periodo napoleonico seguì le sorti del Lombardo-Veneto.§ Dell'antica rocca restano tre torri. Nel centro storico sorgono il palazzo Bonazzi-Cavriani del 1788 (sede comunale); palazzo Foglia, che ospita il Civico Museo Archeologico e la Biblioteca; la parrocchiale dell'Assunta (sec. XIX) con pregevoli opere e il Teatro Sociale (1839). Nei dintorni sorge il santuario della Madonna della Comuna, eretto alla fine del sec. XIV e ristrutturato nel 1533 dai Gonzaga.§ L'agricoltura coltiva riso, cereali, barbabietole da zucchero e foraggi per l'allevamento bovino e suino. Operano numerose aziende metalmeccaniche (macchine agricole e utensili, carpenterie e stampi), alimentari, dell'abbigliamento e della lavorazione del legno. È attiva una centrale termoelettrica.§ Nei dintorni si trovano due riserve naturali: quella delle paludi di Ostiglia (zone umide residuo delle bonifiche ottocentesche) e quella dell'isola Boschina (in mezzo al Po), ricche di flora e fauna protette e mete di turismo fluviale.

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