Orzinuòvi
Indicecomune in provincia di Brescia (29 km), 88 m s.m., 48,10 km², 11.175 ab. (orceani), patrono: san Bartolomeo (24 agosto).
Cittadina posta sulla riva sinistra del fiume Oglio. Conserva pressoché intatta la pianta di luogo fortificato datagli dai bresciani, quando la fondarono nel 1193 per contenere l'espansione di Cremona. Contesa poi tra i Visconti e gli Sforza, passò alla Repubblica di Venezia dopo la Pace di Lodi del 1454 e dalla Serenissima fu munita di imponenti fortificazioni. Sotto la Repubblica Cisalpina ebbe un presidio francese, che si arrese agli austriaci nell'aprile del 1799.§ Delle antiche fortificazioni del sec. XV rimangono solo qualche traccia e la rocca merlata. Nella chiesetta di San Domenico è conservato un dipinto del Moretto da Brescia (sec. XVI), mentre nella parrocchiale dell'Assunta, costruita in stile neogotico, vi sono dipinti del Bagnadore, nativo del luogo (1560 ca.-dopo il 1619). Il santuario di Santa Maria del Carnerio conserva affreschi quattrocenteschi e dipinti di Luca Mombello e Grazio Cossali. Cinquecentesco è il palazzo Obici, mentre il palazzo Cormiani è settecentesco. Il Palazzo Comunale ha un portale del 1568 con il leone di San Marco e custodisce tre tele del Bagnadore. Nei dintorni dell'abitato sorge il santuario della Madonnina dell'Oglio, affrescato da Sante Cattaneo.§ L'agricoltura produce soprattutto foraggi per il fiorente allevamento bovino, con produzione lattiero-casearia. Molto sviluppata è l'industria, che opera prevalentemente nei settori meccanico, alimentare e dell'abbigliamento.§ Vi nacque il pittore Bartolomeo Montagna (ca. 1450-1523).