Nulvi
Indicecomune in provincia di Sassari (31 km), 478 m s.m., 67,78 km², 3007 ab. (nulvesi), patrono: Maria Santissima Assunta (15 agosto).
Centro dell'Anglona, situato ai piedi del piccolo altopiano calcareo del monte San Lorenzo. Sorto in una zona che reca traccia di insediamenti nuragici e romani, nel Medioevo fece parte della curatoria dell'Anglona, nel Giudicato di Torres (sec. XI), passato nel 1255 ai Doria. Conquistato dagli Aragonesi nel sec. XV, subì la dominazione spagnola e nel Settecento fu incluso nel Principato dell'Anglona, feudo dei Pimentel. Passò infine ai Tellez-Giron, che lo tennero fino al 1839, anno dell'abolizione dei feudi.§ L'abitato è caratterizzato dalla presenza di numerosi edifici religiosi. Secentesche sono la chiesa del Rosario, con facciata barocca, e la chiesa di San Bonaventura, con l'annesso convento. Settecentesca è la parrocchiale della Vergine Assunta: a tre navate, con una slanciata torre campanaria ottagonale, custodisce arredi lignei sei-settecenteschi e un fonte battesimale del sec. XIV.§ L'economia si basa in parte sull'agricoltura (cereali, olive e uva da vino) e sull'allevamento (ovini, caprini e bovini), in parte sull'artigianato del legno.§ In occasione della festa patronale sfilano per le strade, trasportati ciascuno da un nutrito gruppo di persone, i tre giganteschi “candelieri” di canne e cartapesta, alti oltre sette metri e del peso di 800-900 kg, che rappresentano i tre mestieri del paese (pastori, agricoltori, artigiani). Nei dintorni si trovano il nuraghe Alvu, con corpo centrale e quattro torri laterali, il nuraghe Irru, presso cui sono ruderi romani, e il nuraghe Orria.