Niccolò dell'Arca
scultore italiano noto anche come Nicolò d'Antonio d'Apulia o Niccolò da Bari (forse Bari tra il 1435 e il 1440-Bologna 1494). Di probabile origine pugliese, nulla si sa della sua formazione e produzione prima della ben nota attività bolognese, incentrata sull'opera che gli diede il nome, il coronamento dell'arca di S. Domenico (Eterno, Evangelisti, Cristo morto, Santi e Angeli, 1469-73, Bologna, S. Domenico). La linea elegantissima delle figure dell'arca, che rivelano apporti toscani insieme a un equilibrio classicistico di probabile ascendenza meridionale, si fa più robusta e plastica nella Madonna (1478, Bologna, Palazzo Pubblico), chiaramente ispirata alle opere di Iacopo della Quercia. Capolavoro della maturità di Niccolò dell'Arca è il gruppo delle sette statue in terracotta policroma della Pietà (dopo il 1485, Bologna, S. Maria della Vita), la cui eccezionale concitazione drammatica riporta sia a esempi nordici (Claus Sluter) sia a contemporanee soluzioni stilistiche della pittura ferrarese.