Nganasani
gruppo etnico della Siberia settentrionale un tempo stanziato in una vasta regione tra i fiumi Jenisej e Katanga. I Nganasani, noti anche col nome di Tavgi, erano uno dei gruppi più numerosi delle genti samoiede: cacciatori e pescatori nomadi, erano organizzati in clan patrilineari divisi in fratrie e retti da capi elettivi; non costituirono mai entità tribali poiché la loro economia, basata sulla caccia alla renna e ai mammiferi marini, portava le unità familiari a nomadizzare su ampi territori; una notevole influenza aveva lo sciamano la cui funzione era ereditaria; tipiche le loro abitazioni monofamiliari (čum), costituite da una capanna conica di pertiche ricoperte di pelli, con diametro fino a 9 m e focolare posto nel centro. Assoggettati dai Russi, furono confinati in aree limitate; questo e le malattie epidemiche provocarono in poco più di due secoli la loro quasi scomparsa (all'ultimo censimento ne risultavano ca. 700). Alle poche famiglie superstiti è stato concesso di vivere secondo le proprie tradizioni; oggi si dedicano prevalentemente alla caccia di animali da pelliccia.